Alessandra Lazzari, Presidente dei “Trovieri del Lago Maggiore” è deceduta il 2 aprile 2010.


Ad Alessandra Ciao Alessandra... Ciao prof... Ciao Ale…Ciao professora... Ciao capo...
Siamo noi, i “tuoi” Trovieri. Ci siamo ritrovati anche oggi, ma siamo senza strumenti e senza musiche: non sapevamo cosa portare perché non ci hai dato né il calendario delle prove né il programma. Musiche e programmi ne abbiamo una bella serie: infatti sono più di cinquanta i concerti e le serate che hai organizzato.

A cominciare dai primi incontri alla Scuola Media e i concerti di Natale in chiesa ad Angera... e poi tanti altri a Gavirate, Ispra, Ranco, Monvalle, Cardano al Campo, Sesto Calende, Capronno, Samarate, Cavaria, Gemonio, Comacchio, Leggiuno, Arolo, Ballarate, Brebbia, Barza, Luvinate, Mombello, Ternate, Besozzo...
Ogni volta un programma di musiche e poesie, scelte con paziente ricerca, per adattare tutto al tema della serata: dalla Festa della Mamma a Storie d’Amore e di avventura, da Aspettando il Natale a Omaggio all’Austria, da Notte dei musei aperti a Rime e ritmi sotto le stelle, da Canto a Maria a Storia e musica a Lezedunum, da I giardini di marzo a Africa per noi…noi per l’Africa, da Sulle orme di San Giulio a Santa Giuseppina Bakhita...

In occasione del tuo cinquantesimo compleanno, con una bellissima lettera, ci hai scritto che “....l’Amore muove tutto, anche nell’arte, che la musica come la poesia sono una forma d’amore, ... e l’artista col suo cuore e con le sue emozioni anima lo spartito”... e hai aggiunto che la dedizione e la passione che abbiamo condiviso sono stati grandi alleati nella tua battaglia… Questa è solo una parte dell’eredità che ci lasci.

Nella tua difficile sofferenza hai trovato la forza per regalarci un sorriso, che non era solo un commiato, ma la conferma che continuerai a farci compagnia.

Alessandra anche tu sarai sempre avvolta dal nostro affetto e cullata dalle nostre note e rime.



Te ne sei andata in punta di piedi senza fare rumore , con la stessa lievità con la quale hai vissuto. Alessandra, un cuore denso di mille attenzioni , per ognuno eri proiettata a capire e sentire, hai lasciato una forte corrente di vita e di fiducia in tutti noi.
Il tuo passaggio terreno è stato un’onda , per tutti coloro che hai avuto con te, pregnante di considerazione e di forza.
Dove c’era un confine lo superavi, dolce e tenera, aerea e sconfinata.
Se decidevi di entrare nell’animo non ti fermavi sulla scorza, aprivi varchi, ti intrufolavi ti piaceva conoscere, sperimentare.
A volte toglievi con leggerezza, spesso ti prodigavi con abbondanza, ricca, appagante...

Hai molto vissuto, troppo sofferto, ingiustamente la vita ti ha segnato.
Tu risalivi la china, il moto era a ritroso sino allo sfinimento mai indomita, carattere toscano, grande combattente un don Chisciotte pronta a incrociare le armi contro le sventure incombenti, con il ferro nel sangue.

Sotto traccia però, nelle vene, scorreva ambrosia di sensibilità artistica, la musica , la tua arte, leggera come te e penetrante, istintivamente dentro il suo linguaggio

Alessandra, dove sei adesso.
Ci guardi da lassù? Ci accompagni ancora per mano come solo tu sei capace?
Ci prepari ancora cenette stuzzichevoli ricche di erbe aromatiche?
Troppo breve è stato il tempo…. Sentivi la sabbia della clessidra scivolare veloce,
avvertivi istintivamente una corsa che stava per finire.
Hai accelerato, sei stata instancabile, la morte ti ha ghermito nel momento della maturità.
Quanti racconti ancora eravamo pronti a sciogliere. Quante serate discrete , emozionanti avremmo ancora voluto consumare.

Cercavi la possibilità di tornare al mare che culla, il sole della Liguria di cui avevi nostalgia, l’accoglienza la adoravi.
Carattere fine, istintivamente avvertivi quando le persone avevano qualità simili alle tue, la compagnia, il gusto di condividere insieme alle amiche e agli amici più cari, questi erano i momenti che cercavi. La festa, con la gioia e la malinconia che si portavano dietro.

Alessandra,
non ci sarà un’altra così speciale e unica come te. Così forgiata dal vento e dalle mareggiate. Così scavata come pietra che possa reggere gli urti e gli assalti del destino.
La bellezza che con pudore dissimulavi era un’aura che emanavi al primo sguardo. Donna ottocentesca, amante del bello e del naturale come una rosa gialla, il tuo colore preferito.

Natura divina ricomponi il suo corpo , prendila con te e lasciala intatta, così com’era, che la si possa ancora sentire e avvertire.
Piccolo faro nella notte non ti stancherai di anticipare i nostri passi incerti.
Alessandra, prendici per mano da lassù e aiutaci ancora a cavalcare sul tiepido respiro dei tuoi sogni.



Nell'ormai lontano Settembre '99 è avvenuto il nostro primo incontro, quando mi apprestavo a conoscere la prof.ssa di Educazione Musicale, Alessandra Lazzari.
Tailleur, capelli vaporosi, labbra vistose per il rosso scarlatto del rossetto usato e la frase che i tuoi alunni avranno sentito almeno cento, mille volte: "Ragazzi il flauto non è un piffero!"
Il tempo e la passione reciproca per la musica, l'arte e lo spettacolo, ci ha avvicinato sempre di più; il nostro rapporto si è intensificato giorno dopo giorno. Provare e riprovare uno spettacolo, rimproveri, consigli e lavoro duro si susseguivano continuamente fino alla data dell’evento: tutto doveva essere perfetto.
Sapevamo tutti delle tue sofferenze e notavamo il declino delle tue forze fisiche, ma ci esaltava la tua determinazione di assemblarci e l’impegno di portare a termine lo spettacolo pensando già a quello successivo. Non ti stancavi mai, anzi ci spronavi a che noi non ci stancassimo.
Grazie ai tuoi insegnamenti ho vinto l’incertezza e l’emozione di esibirmi davanti ad un pubblico, grazie a te oggi sono più sicura e determinata in ogni frangente della mia vita quotidiana. Ho avuto modo di scoprire doti che vedevi in me e mi hai aiutato a metterle a disposizione dello spettacolo, dell’arte e della musica.
Ci hai lasciato troppo presto, Alessandra. Qualcuno ti ha chiamato a sé per farti dirigere il “Coro degli Angeli” lassù, in Paradiso? Come farò è cosa faremo senza la tua guida ora?
Ti porterò sempre nel mio cuore e ogni qualvolta in futuro mi esibirò su un palco, davanti ad un pubblico, sono certa che ti vedrò in un angolo del palcoscenico a suggerirmi e rassicurarmi con un sorriso, come facevi sempre.
Grazie Alessandra.


I Trovieri del Lago Maggiore

Besozzo, 6 Aprile 2010